Rallegrati con il Cielo

Coltivare la tua persona, incurante dell’esclusione o del successo, sapere che ciò che va e ciò che viene non dipende da te, non lasciare che la turbolenza degli eventi porti ansia nel tuo cuore, questa è l’assenza di preoccupazioni che discende dal rallegrarsi con il cielo e comprendere il destino.

(Confucio al suo allievo Hui)

Il passo di questa storiella è molto significativa perchè riassume in poche righe il senso della vita. Proverò a renderla più “comprensibile” premettendo che la traduzione non è così “ovvia” poichè ogni singola parola apre a molteplici e profondi concetti, il che è una caratteristica del pensiero taoista, l’essere semplice ma non facile.

Secondo il taoismo è importante che l’uomo conduca “a cuore vuoto” la propria vita. Il che significa essere consapevoli della missione che alla nascita ci è stata assegnata dal Cielo al momento del concepimento, durante quella congiunzione cosmica che ha unito i nostri genitori, in un determinato momento storico. Questa “vocazione”, più o meno evidente insita in ognuno di noi, va assecondata:

  • seguendo il ritmo naturale del suo dispiegamento (concetto di ‘non agire’ wu wei )
  • seguendo il nostro cammino, senza lasciarsi attraversare dai desideri (in questo caso desiderio significa qualcosa che non possiamo ottenere nell’immediato e che ostinatamente “tendiamo” a volere; questo atteggiamento crea inutili tensioni che danneggiano il nostro corpo (concetto di non desiderare wu yu);
  • evitando di seguire il volere della nostra mente che tende a forzare il ritmo naturale degli eventi (concetto del non conoscere wu zhi);
  • “limitiamoci” a cogliere le occasioni che ci vengono concesse lungo la via del nostro percorso (il che è molto gratificante);
  • con un atteggiamento di accettazione (attenzione “accettazione” non sottende l’essere “passivo”, ma centrato). Periodi bui e luminosi si susseguono vicendevolmente, per farci arrivare nel luogo stabilito (dal Cielo). Non dobbiamo temere gli eventi ma essere fiduciosi della destinazione con un atteggiamento “di centratura”.

“Incurante dell’esclusione e del successo”: non ha importanza l’esito della nostra azione/intendimento, l’importante è l’energia (positiva) che noi poniamo in una tal cosa. Ad esempio se mi sento di aiutare qualcuno, non devo aspettarmi per forza riconoscimento. Ma posso rallegrarmi di avere avuto l’opportunità di farlo. La felicità parte da noi, non dipende dagli altri.

Quando noi poniamo la nostra energia/intenzione siamo vivi e riempiamo una tal cosa “vuota” dandole luce, significato. L’esito non ha alcuna importanza perchè non dipende da noi (ma dal Cielo), a noi sta il fare la nostra parte, assecondando l’ordine naturale, e questo ci solleva enormemente, perchè ci evita di “tendere” e ci pone nell’aprirci alle opportunità, all’essere ricettivi consentendo, in questo modo, di far scorrere l’energia (Qi) liberamente.

Con questo atteggiamento saremo via via pronti ad accogliere nella nostra vita grandi soddisfazioni, a volte miracoli (nel senso di piacevoli eventi inaspettati), gioia.

Per concludere facciamo un esperimento:

Trova un posto dove ti senti a tuo agio e resta seduto ad occhi chiusi in silenzio.

Respira.

Svuota la mente (non pensare).

Con l’espirazione butta fuori tutti i pensieri. Con l’inspirazione immetti luce pulita.

Resta in silenzio (della mente e del corpo)

Immagina ora di liberare il tuo cuore da ciò che è futile (preoccupazioni, ansie, problemi, pensieri ossessivi, negativi, tormenti, ecc). L’oggi (quello che devi fare nel quasi immediato e il domani) in questo momento non esiste.

Respira.

Con l’espirazione butta fuori ciò che ti tormenta. Con l’inspirazione immetti luce.

Continua a respirare.

Come ti senti?

Con questo esercizio, come tutti gli esercizi di respirazione e centratura, aiuterai il corpo a rilassarsi, a pulirsi, a sentirti più “leggero”.

In questo modo creerai spazio, uno spazio significa vuoto, un contenitore che non va riempito.

La cosa più difficile sarà mantenere questa sensazione di vuoto più a lungo possibile.

E’ solo tramite la pratica che possiamo adottare questo concetto come abitudine.

Ricorda, ogni pensiero riempie il contenitore. Sta a te se e come riempirlo.

M.M. L’Essenziale

Per aiutarti in questo tipo di meditazione ti consiglio di praticare esercizi di “respirazione quadrata” (a breve seguirà un articolo su questa pratica).

Se ti è piaciuto l’articolo, vuoi approfondirlo o riportare la tua testimonianza, contattami tramite l’indirizzo mail: info@lessenziale.org

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